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Club Italiano Canarino Lancashire

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I CONSIGLI DEL MESE DI

Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre.

Periodo di riposo, preparazione cove, cove, muta, selezione, preparazione mostre, mostre.

Luglio

Fotoperiodo solare & legale: Località Roma

(canarini attivi media*)  

1 luglio ore di luce

(canarini attivi media*)  

17.03

15 luglio ore di luce

(canarini attivi media*)

16.45

31 luglio ore di luce

(canarini attivi media*)

16.09

alba nautica

tramonto civile

alba nautica

tramonto civile

alba nautica

tramonto civile

3,20 SOLARE

20,23 SOLARE

3,32 SOLARE

20,17 SOLARE

3,51 SOLARE

20,01 SOLARE

4,20 LEGALE

21,23 LEGALE

4,32 LEGALE

21,17 LEGALE

4,52 LEGALE

21,01 LEGALE

Allevamento senza fonti luminose naturali, fotoperiodo artificiale consigliato:

1 luglio

15 luglio

31 luglio

ore 15

ore 15

ore 15

BUONE VACANZE ANCHE A LORO

 

Le cure nell'aviario del periodo

Far terminare le cove spostando i riproduttori in gabbioni o voliere o spostando il posto dove era posizionata la gabbia.

Alla fine delle cove, maschi e femmine (possibilmente divisi per sesso) in voliere, novelli in voliera unica, dopo il sessaggio se non devono partecipare alle mostre, spostarli nelle voliere dei maschi o delle femmine.

Accoppiare alle voliere dei novelli le gabbie da esposizione per farli iniziare ad abituare alla gabbia dove probabilmente si esibiranno.

Tra la fine di luglio e l'inizio di agosto inizia il periodo di muta che è un periodo complicato e fondamentale, Alimentazione varia e con misto chiaro; bagnetto per tutti, ambiente più ombreggiato che soleggiato.

Le cure nell'aviario (continuative dal periodo precedente)

Aggiornare giornalmente il registro di allevamento ed inserire i "segnalatori" di situazione.

Se la madre dovesse spiumare il figli, avete incontrato una buona madre che vuole rendere il nido quanto più soffice possibile, fornitegli dei pezzetti o striscette di carta igienica o altra tipologia di materiale più morbido di quello messo a disposizione. Se persiste separateli con un divisorio (se la madre ha gia deposto il secondo uovo il padre può essere messo separato nella stessa gabbia con i figli)

Specialmente durante le cove, tenere pulito l'aviario da polveri ed agenti esterni.

Inserire un secondo nido dove trasferire i nidacei dal giorno dell'involo del primo pullus, al definitivo abbandono dello stesso.

Terminare di mettere in voliera o in gabbioni i novelli per fare fortificare la muscolatura necessaria ad una buona tenuta della posizione in mostra ed a rinforzare la muscolatura riproduttiva.

Si sta sperimentando il sistema di mettere in voliera i novelli non allo svezzamento degli stessi novelli, ma allo svezzamento della covata successiva, notizie con fondamento, ritengono questo sistema utile a imprintare i novelli al mestiere di madre e di padre, probabilmente la teoria non è pellegrina.

Durante il trasferimento riverificate e confermate il sesso attribuito ai singoli soggetti all'atto dell'inanellamento.

Durante il trasferimento, posizionate ad ogni novello l'anellino di riconoscimento "familiare"

Prima che vadano in muta in questo periodo sarebbe il caso di effettuare il secondo trattamento annuale antiacari (il precedente lo avrete effettuato a gennaio)

Se volete cambiare in corsa la tipologia di pastoncino utilizzato, non sostituitelo ma affiancate al precedente pastoncino il nuovo tipo dopo aver verificato l'efficacia continuerete con quello preferito.

Se fornite pastoncino integrato con uovo sodo o semi germinati ricordate che hanno alta deperibilità e l'uovo sodo gia dopo 4 ore ha un'alta carica batterica.

Proseguire con l'eliminazione temporanea del grit  in presenza di pullus di età inferiore ai 10 giorni.  voce grit.

Proseguire con l'eliminazione temporanea del bagnetto in presenza di pullus di età inferiore ai 10 giorni. ma verificate l'umidità ambientale necessaria alla schiusa delle uova. Eliminare dal nido le uova infeconde che sottraggono calore ai nidacei

Rinnovare giornalmente l'acqua nei beverini nel periodo di presenza dei pullus.

Continuate ad integrare l'alimentazione dei novelli in voliera per il mese successivo con il pastoncino di allevamento a cui erano abituati anche se diraderete le somministrazioni.

Il caldo e la "secchezza" dell'ambiente potrebbero creare problemi di schiusa, provvedete a mantenere un'adeguata umidità ambientale (lavaggio giornaliero del pavimento o umidificatore da nido individuale)

Continuate ad individuare i maschi che inizieranno a "borbottare" prima di dar sfoggio del loro gorgheggio e dopo individuati inanellarli con un anellino segnalatore e spostarli nella voliera dei maschi novelli.

Le cure nell'aviario (se non effettuate nei periodi precedentì)

Nella gabbia, legati al tetto e di lunghezza fino all'altezza di un posatoio, inserire alcuni spaghi di dimensioni adeguate per evitare spiumature per diletto.

Osso di seppia e sali minerali a disposizione.

Attenzione alle correnti d'aria.

Dopo gli ultimi accoppiamenti della stagione, riposizionare se erano in uso le altalene.

Accoppiare alle voliere dei novelli le gabbie da esposizione per far iniziare ad abituarli alla gabbia dove probabilmete si esibiranno.

 

Le cure dei soggetti nel periodo

Le cove stanno per terminare, starete già probabilmente alla terza cova ed è ora di far cessare la riproduzione, le femmine covano tenendosi sollevate sui nidi per non "cuocere" uova e pullus.

State spostando l'ultima nidiate se sono tutti autosufficienti, trasferirli tutti insieme in voliera per permetterne il rafforzamento muscolare.

I giovincelli avranno iniziato a "borbottare" è questa l'occasione giusta, avendo facilitato l'operazione di riconoscimento tramite l'anellino spaccato colorato "familiare" e facendo riferimento ad altre caratteristiche del soggetto, (ciuffo, colore, macchie, anellini) di confermare il sesso preagnosticato al decimo giorno; segneremo sul registro di allevamento quali siano i soggetti maschi ed alla prima occasione saranno rinanellati con altro anellino spaccato (io personalmete utilizzo anellini rossi per identificare i maschi).

Per gli Yorkshire, i Lancashire, gli Scotch e i Bossù è l'ora dell'operazione spiumaggio.

Iniziate a far esercitare i novelli a tenere la posizione anche con l'apposito bastoncino da allenamento ed alla confusione del campo di gara.

Le cure dei soggetti (continuative dal periodo precedente)

Proseguire con la somministrazione del pastoncino d’allevamento, diradando la somministrazione ai novelli in voliera.

Inanellare per tempo l'ultima nidiata della stagione possibilmente nel tardo pomeriggio e controllate nei giorni successivi se i pullus sono stati gettati fuori dal nido o se la madre ha tolto l'anellino.

All'atto dell'inanellamento, provate a sessare i nidacei, potrà sembrare assurdo, ma personalmente ritengo più facile sessare i canarini al decimo giorno che nel periodo di muta e riposo. La tecnica è sempre la stessa, posizione coda e direzione cloaca, con un pò di allenamento ci si azzecca. (riportare le "previsioni" sul registro di allenamento, verranno confermate o rettificate successivamente).

Le cure dei soggetti (se non effettuate nei periodi precedentì)

Contestualmente allo spostamento dei soggetti, applicare alla gabbia la scheda individuale  per una migliore individuazione della discendenza familiare e genetica.

 

Cove anticipate

Fare riferimento ai consigli del mese appropriato. Non è infatti possibile dare consigli mirati in quanto l'anticipo delle cove è soggetto a decisioni individuali e ci sono allevatori che a dicembre hanno già in gabbia canarine in cova o novelli e questo anticipo si spalma sui mesi da novembre alla prima quindicina di marzo, ed in questo periodo o hanno gia terminato la muta o stanno per terminarla.

 

Parliamone

Il caldo si fa sentire!

Cercate nei limiti del possibile di contenere il caldo e di aumentare l'umidità relativa dell'ambiente.

In questo mese terminano normalmente le cove!

Tiriamo una prima somma!

come è andata la stagione delle cove? Avete scrupolosamente annotato gli avvenimenti nel registro di allevamento? Ora si può avere un'idea più precisa se la stagione cove sia stata soddisfacente ed annotare gli errori da evitare per la prossima annata, se inoltre avrete inanellato i pullus con anellini distintivi supplementari avrete una visione diretta dell'appartenenza familiare dei soggetti e potrete giudicare prolificità, attitudine alle cove, carattei genetici trasmessi in prevalenza, ad esempio attitudine alla posizione.

Dato che probabilmente il prossimo mese come la maggioranza degli italiani andrete in ferie, si anticipa il "parliamone" del mese di agosto

Parliamone anticipato

Fate im modo che le vostre ferie siano un periodo piacevole per i vostri canarini, fate attenzione al sole che non infuochi le gabbie e che abbiano acqua fresca e bagnetto, dato che un pò d'acqua in eccesso questo mese non causa danni, potrete provvedere ad innaffiare abbondantemente il pavimento del vostro aviario,  facendo attenzione ad evitare eventuali allagamenti causati da intasamento degli scarichi.

Potreste anche utilizzare un orologio da irrigazione e fornire acqua in un sottovaso per vasi, se l'acqua dovesse fuoriuscire se avete organizzato in anticipo, bagnerete profiquamente il pavimento.

Buone ferie a voi e buona muta ai vostri soggetti

 

Tratto da CANARINO E UCCELLI CANORI INDIGENI di A. H. ASHENBRENNER ….  
Ulrico Hoepli Editore Milano terza edizione aumentata 1932
INCOMBENZE DELL’ALLEVATORE NEI SINGOLI MESI (ndr  principalmente per canarini Harzer)

La cova sta per finire. I vecchi uccelli entrano nella muta delle penne. I maschi che ancora cantanosi mettono in gabbie abbastanza grandi quali precettori per i piccoli. Le femmine vengono unite insieme in una grande gabbia e cibate bene. Il trattamento dei giovani canarini maschi resta invariato. Se i precettori tacciono causa la muta delle penne, ci saranno i giovani maschi della prima nidiata già progrediti nel loro canto, cosicché possono sostituire i padri precettori. Le gabbie e gli utensili di cova bisogna nettarli scrupolosamente.


                                                                                  Lino Colaianni Non allevatore.

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