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Club Italiano Canarino Lancashire

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I CONSIGLI DEL MESE DI

Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre.

Periodo di riposo, preparazione cove, cove, muta, selezione, preparazione mostre, mostre.

Marzo

Fotoperiodo solare & legale: Località Roma

(canarini attivi media*)

1 marzo ore di luce

(canarini attivi media*)

12,42

15/19 marzo ore di luce

(canarini attivi media*)

13,21 / 13,33

31 marzo ore di luce

(canarini attivi media*)

14,17

alba nautica

tramonto civile

alba nautica

tramonto civile

alba nautica

tramonto civile

5,45

18,27

5,22/5,15

18,43 / 18,48

4,54 SOLARE

19,02 SOLARE

5,54 LEGALE

20,02 LEGALE

Allevamento senza fonti luminose naturali, fotoperiodo artificiale consigliato:

1 marzo

15 marzo

31 marzo

ore 12

ore 13,30

ore 15

 

Le cure nell'aviario nel periodo

Aggiornare giornalmente il registro di allevamento.

Controllare se i posatoi sono fissati stabilmente, ed eliminare ogni altalena (i maschi potrebbero sbagliare il centraggio).

Posizionare i posatoi in modo che resti tra lo stesso ed il tetto della gabbia lo spazio sufficiente all'accoppiamento.

Inserire portanidi e nidi.

Il giorno canonico di inserimento dei nidi è il 19 marzo, ma è chiaro che per la conformazione del territorio italiano la luminosità delle 14 ore teoricamente necessaria per l'andata in estro avviene qualche giorno prima a Trapani e qualche giorno dopo a Trento ……

Potere provare a fissare inamovibilmente nel nido alcuni anellini identici a quelli che verranno utilizzati per inanellare i soggetti; probabilmente la madre rinuncerà a toglierli ai figli essendo abituata a convivere con quella tipologia di “sporco”

Inserire juta o altra tipologia di materiale da costruzione abbastanza morbido e soffice.

Se la madre dovesse spiumare il padre, avete incontrato una buona madre che si adatta a cercare nel territorio disponibile (gabbia) materiale adeguato; infatti cerca di rendere il nido quanto più soffice possibile, fornitegli dei pezzetti o striscette di carta igienica o altra tipologia di materiale più morbido di quello messo a disposizione

Se la madre anche in presenza di portanido e/o nido persiste nel nidificare nelle mangiatoie, avete probabilmente incontrato una buona madre che cerca di costruire il nido nella parte più riparata della gabbia, probabilmente la posizione da voi scelta per il nido è per i gusti della madre troppo "scoperta" nei confronti di elementi esterni, prima di spostarlo provate a schermarlo con un pezzo di stoffa, ricordatevi che per gli indigeni il nido non mascherato non verrà accettato per la deposizione.

Quando inizia la vera costruzione del nido se i soggetti erano separati, inserire il maschio nella gabbia della femmina e non il contrario.

Se le femmine erano tenute in gabbie posizionate in basso rispetto ai maschi (a minor intensità luminosa) e le stesse fossero utilizzate come gabbie da cova, ponete attenzione a che i maschi non patiscano una diminuzione della luminosità.

Tenendo conto di: conservabilità delle uova e dei tempi di schiusa delle stesse che avverrà il giorno della settimana precedente di due settimane dopo (o nei successivi due giorni), dalla messa in cova, potrete mettere in cova contemporaneamente piu coppie (per poter sopperire ad eventuali difficoltà d'imbecco di qualche coppia) stabilendo il giorno della settimana di nascita ed evitando nascite sfalzate tra le coppie o in gironi di vostra assenza (festività di Pasqua).

Prima di reinserire le uova per la cova, provvedete ad inserire tra il portanido ed il nido costruito dalla canarina un tappetto con del piretro, eviterà eventuali colonie di acari nel nido.

Al momento della nascita dei figli eliminate l'eventuale vaschetta del grit. voce grit.

Eliminate il bagnetto durante il periodo di cove ma verificate l'umidità ambientale.

Rinnovare giornalmente l'acqua nei beverini nel periodo di presenza dei pullus.

Se fornite pastoncino integrato con uovo sodo o semi germinati ricordate che hanno alta deperibilità e l'uovo sodo gia dopo 4 ore ha un'alta carica batterica.

Le cure nell'aviario (continuative dal periodo precedente)

Verificare l'eventuale presenza degli acari e nel caso provvedere adeguatamente

Attenzione alle correnti d'aria.

Le cure nell'aviario (se non effettuate nei periodi precedentì)

Pulire e disinfestare l'aviario.

Lavare e sterilizzare le gabbie da cova.

Dotarsi di un igrometro per tenere sotto controllo l'umidità ambientale durante le cove.

Contestualmente allo spostamento dei soggetti, applicare alla gabbia la scheda individuale  per una migliore individuazione della discendenza familiare e genetica.

Osso di seppia e sali minerali a disposizione.

Inserire alcuni spaghi di dimensioni adeguate nella gabbia per evitare spiumature per diletto.

Appoggiare sul tetto della gabbia un foglio di carta bianca A4 ripiegato in 4 o uno straccetto bianco per il controllo della presenza degli acari.

 

Le cure dei soggetti nel periodo

Per i soggetti che non abbiano spiumato autonomamente o con piumaggio folto, provvedere al taglio (non alla spiumatura, le piume ricrescerebbero entro la successiva covata) delle piumette intorno alla cloaca lasciando intatto il “pennello”

Pennello del maschio e della femmina.

  

Per i soggetti ciuffati provvedere al taglio della frangetta per permettere una buona visione dei piccoli ed un imbecco mirato.

Per i soggetti con unghie lunghe provvedere ad accorciarle per evitare eventuali trascinamenti fuori del nido di materiale da costruzione, di uova e di piccoli.

Sperare le uova per evitare affaticamenti inutili.

Sostituire le uova con quelle finte.

Si ricorda che approfittando della possibilità di ritardare nei limiti dei 10 giorni dalla prima deposizione il rimettere le uova in cova, si consiglia di  tentare allungando questi tempi di mettere in cova contemporaneamente il maggior numero possibile di coppie, questo comportamento ci permetterà nei limiti del possibile specialmente dalla seconda cova di avere deposizioni e nascite contemporanee nell'intero aviario e quasi dalla prima di poter mettere a balia uova e pullus in caso di problematiche.

Inanellare per tempo i soggetti possibilmente nel tardo pomeriggio e controllate nei giorni successivi se i pullus sono stati gettati fuori dal nido o se la madre ha tolto l'anellino.

All'atto dell'inanellamento, o un paio di giorni dopo, provate a sessare i nidacei, potrà sembrare assurdo, ma personalmente ritengo più facile sessare i canarini al decimo giorno che nel periodo di muta e riposo. La tecnica è sempre la stessa, posizione coda e direzione cloaca, con un pò di allenamento ci si azzecca. (riportare le "previsioni" sul registro di allenamento, verranno confermate o rettificate successivamente).

Le cure dei soggetti (continuative dal periodo precedente)

Proseguire a far assaggiare il pastoncino d’allevamento per far abituare i genitori al sapore di ciò che utilizzeranno per l’imbecco.

In mancanza di un'alimentazione varia e completa dovrà essere fornito un polivitaminico.

Le cure dei soggetti (se non effettuate nei periodi precedentì)

Spostare in ambiente separato i canarini con patologie.

 

Cove anticipate

Fare riferimento ai consigli del mese appropriato. Non è infatti possibile dare consigli mirati in quanto l'anticipo delle cove è soggetto a decisioni individuali e ci sono allevatori che a dicembre hanno già in gabbia canarine in cova o novelli e questo anticipo si spalma sui mesi da novembre alla prima quindicina di marzo.

 

Parliamone

Si parte!

L’attività nell’aviario in questo mese inizia a divenire frenetica, sia che si stia procedendo a cove a fotoperiodo solare che a fotoperiodo artificiale anticipato.

Se non avete provveduto ad effettuare i lavori in aviario nel mese precedente ora diventa una frenetica corsa contro il tempo.

Se abbiamo seguito i consigli precedenti, ora le madri saranno pronte ad una nuova stagione cove e costruiranno i nidi velocemente e con maestria e deporranno uova feconde ed i maschi ci assorderanno con i loro gorgheggi.

Il canto del canarino NON è inequivocabile sintomo di raggiungiunta fertilità del maschio che impiega qualche giorno in più per raggiungere un ottimo estro, è questo il motivo per cui nelle prime covate dell’anno è frequente la mancata fecondazione delle uova.

La durata della luce è fondamentale per l’andata in estro della coppia, ma è coadiuvante la temperatura ambientale, la presenza del nido e del relativo materiale e la costruzione del nido sono questi altri fattori che stimolano i recettori maschili dell’estro, inoltre la femmina che abbia accettato quel determinato maschio che noi gli abbiamo scelto, farà aumentare le doti maschili con il suo particolare pigolio e con le posizioni di invito all'accoppiamento che assume.

Buone cove a tutti

 

Tratto da CANARINO E UCCELLI CANORI INDIGENI di A. H. ASHENBRENNER ….  
Ulrico Hoepli Editore Milano terza edizione aumentata 1932
INCOMBENZE DELL’ALLEVATORE NEI SINGOLI MESI (ndr  principalmente per canarini Harzer)

Nella metà di questo mese la più gran parte degli allevatori da inizio alla cova. Alle femmine si darà dell’uovo in piccole quantità, che vengono aumentate appena che le femmine s’accingono a fare il nido. I maschi bisogna curarli bene. Ogni infreddatura degli uccelli per riscontri d’aria, repentino, cambio di temperatura, aprendo per es. una finestra, è da evitarsi. Temperatura almeno 15° R.


                                                                                  Lino Colaianni Non allevatore.

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