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RITORNO ALLA NATURA

Traduzione di Franco Dolza dell'articolo a firma di James Keith tratto dalla rivista

“Cage e Aviary Birds”

Recita un antico motto:”In natura per ogni malanno esiste un rimedio”.

Noi tutti dovremmo ricercare piante, fiori o erbe che possano alleviare particolari sintomi di malattie.

Oggi, più che mai, la scienza si sta nuovamente rivolgendo alla medicina di  madre natura perché, probabilmente, nei prossimi decenni numerosi medicinali sintetici perderanno parte della loro utilità.

Molti batteri, germi o virus hanno alterato la loro struttura genetica a seguito dei vari trattamenti antibiotici, quindi questi super-batteri sono resistenti anche ai più potenti trattamenti.

Ma non tutto è perduto e la ricerca fa grandi passi alla scoperta dei poteri curativi di molte piante. Sono oggi disponibili molti nuovi prodotti basati su estratti da piante.

Alla fine del 19° secolo la ricerca scientifica ha provato quanto conosciuto da secoli, e cioè il legame che esiste tra la cura di certe malattie e l’utilizzo di particolari cibi. È  ora generalmente accettato che alimentazione e salute vadano mano nella mano.

Si è accertato il valore medicamentoso di diversi vegetali, frutti e spezie a conferma di quanto era ben noto ai nostri avi.

Loro sapevano, per conoscenza trasmessa da generazioni, che alcuni cibi o erbe curavano indisposizioni ma non sapevano perché.

Tuttavia, noi dobbiamo sapere perché una pianta cura la nostra indigestione, sino a quando lo fa e se non ha effetti collaterali.

Per questo motivo dobbiamo scoprire perché animali e uccelli istintivamente sanno le piante, i semi, i fiori o le radici che hanno un buon influsso sulla loro salute.

Un cane, per esempio, mangia certe erbe dopo aver inghiottito qualcosa che gli ha scombussolato lo stomaco. Per il cane l’erba è un efficace emetico e lo farà vomitare.

L’ortica è una pianta che è maledetta da tutti i giardinieri per l’effetto pungente delle sue foglie, ma è un efficace rimedio a molte indisposizioni sia dell’uomo che degli animali o degli uccelli.

Non esiste un miglior purificatore del sangue dell’ortica.

Sia tagliata finemente e mangiata cruda che bevendo il decotto ricavato dall’immersione in acqua bollita delle foglie, lasciate sino a raffreddamento.

Un piccolo quantitativo di foglie d’ortica dato agli uccelli o l’infuso di foglie da bere è ricco di ferro, calcio, fosforo e molti altri importanti minerali.

Molti esperti affermano che l’infuso di foglie d’ortica sia il più efficace trattamento per gli uccelli o gli animali sofferenti di carenza di calcio.

Il crescione è ricco di iodio e una gustosa e nutriente leccornia per i nostri uccelli. È  anche un valido aiuto nel riportare in forma espositiva gli uccelli sopra peso.

Le leggere infezioni o abrasioni della pelle, a causa di beccate, possono risolversi trattando la parte lesa con succo di porro selvatico o coltivato. Il succo di porro combinato con carota grattugiata è un valido rimedio a problemi intestinali.

I poteri medicamentosi del cavolo sono conosciuti da generazioni. Al tempo dei Greci e dei Romani questo nutriente vegetale era considerato un importante medicamento.

Oggi, anche se non è scientificamente spiegata l’efficacia delle foglie di cavolo sull’organismo, la sua azione terapeutica è ben documentata nei casi di molte indisposizioni.

Il cavolo fresco è non soltanto ricco di calcio ma può essere usato per risolvere problemi di metabolismo. Nel caso di uccelli che sembrano avere problemi di crescita, piccoli quantitativi di cavolo finemente tagliato hanno sovente risolto il problema.

La maggior parte di noi sa che braccio di ferro vedeva aumentare la sua forza mangiando spinaci e non c’è alcun dubbio che i nostri avi fossero ben informati sul loro valore nutritivo e medicinale, anche se non conoscevano gli elementi curativi e nutrizionali che essi contenevano.

Oggi sappiamo che gli spinaci sono ricchi di vitamina A, B, C, ferro, fosforo, calcio, magnesio e potassio. Essi stimolano la formazione di globuli rossi e sono benefici per i problemi dell’apparato digerente sia degli uomini che degli animali.

Appartenente alla famiglia degli spinaci, la barbabietola è conosciuta per possedere speciali proprietà. Per esempio, ha considerevoli caratteristiche organiche anti-cancro. Inoltre è un estremamente valido tonico del sangue perché contiene elevati quantitativi di ferro, rame, potassio e silicio.

Quando il succo di barbabietola viene combinato con altri elementi attivi, in molti casi, ha una efficace azione sulle cellule cancerose, quindi le fresche foglie sono un ottimo antidoto contro la formazione di tumori nei nostri uccelli.

Sin dai tempi degli antichi Romani, la cipolla era conosciuta come un vegetale dalle notevoli proprietà salutari.

Molti allevatori hanno trattato con successo la muta francese aggiungendo poche gocce di succo di cipolla nell’acqua da bere.

È difficile spiegare questo successo, ma si sa che la cipolla è ricca di zolfo e che mangiare la polpa o bere il succo ha un benefico effetto sul piumaggio.

James Keith - Traduzione Franco Dolza

© C.I.C.L. ©  Prima edizione scheda 15/07/2007 - Aggiornamento 18/05/2008

 

  

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