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Club Italiano Canarino Lancashire

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IL DIZIONARIO DEI CANARINI

Sotto-Sezione PATOLOGIE

MORTALITA' EMBRIONALE E MORTALITA' NEONATALE

QUESTA PAGINA NON E' COMPLETA E NON POTRA' MAI ESSERLA.

È IN CONTINUO AGGIORNAMENTO.

 SI RICHIEDE LA COLLABORAZIONE DI TUTTI I LETTORI PER L'AMPLIAMENTO!

Malattie & ... = Quanto appresso è semplicemente un tentativo di chiarimento delle problematiche che si possono presentare nella delicata fase della cova schiusa e fino al 20 giorno di età dei nidacei; per il periodo successivi fate riferimento alla pagina patologie di cui questa scheda è un estratto specifico, ricordare sempre che per ottenere la specializzazione in veterinaria  occorrono anni di studi su voluminosi testi ed esami specifici, non sarà mai possibile in una paginetta riepilogare la conoscenza di un veterinario quindi si raccomanda la consultazione di uno specialista in ogni caso ricordando che se anche una visita costa quanto l'acquisto del canarino, si sta decidendo di lasciare morire uno o più esseri viventi.

Ogni sintomo può riferirsi  a più patologie curabili/aggravabili in base alle cure somministrabili, le indicazioni indicate nella tabella che segue sono indicative e non assolute, RIVOLGETEVI AD UN VETERINARIO AVIARIO!

Club Italiano Canarino Lancashire: Esclusione di responsabilità; Disclaimer Veterinario

 "Club Italiano Canarino Lancashire"

non dà consigli veterinari.

Cortesemente leggete attentamente la seguente dichiarazione

Questo articolo è di argomento veteriario, nessun tipo di garanzia viene assunta che sia accurato. Non viene assicurato che qualsiasi affermazione contenuta in questo o altri articoli che toccano questioni mediche/veterinarie sia vera, corretta o precisa. Anche se l'affermazione è accurata, potrebbe non applicarsi ai sintomi dei vostri beniamini.

Le informazioni mediche/veterinarie fornite, sono di natura generale ed a scopo esclusivamente divulgativo e non può in alcun caso sostituire la consulenza di un medico/veterinario  professionista.

Le nozioni di medicina e le eventuali informazioni su procedure medico/veterinarie, e/o descrizioni di farmaci o prodotti d'uso indicati hanno unicamente un fine illustrativo e non consentono da soli di acquisire la manualità e l'esperienza indispensabili per un loro uso o pratica. La legge italiana obbliga a prestare soccorso nei limiti delle proprie capacità, ma si tenga presente che manovre errate o inappropriate possono causare lesioni gravi, anche mortali.

Niente su questo sito, può essere visto come un tentativo di offrire o rendere un'opinione medica/veteriaria o in altro modo coinvolta nella pratica della medicina/veterinaria.

Club Italiano Canarino Lancashire Copyright 2006 - 2007 - 2008 - 2009

 

  

 

Mini dizionario di patologie aviare

CAUSE E RIMEDI PER LA MORTALITA' EMBRIONALE E LA MORTALITA' NEONATALE

La morte dell’embrione e/o del neonato è la causa più comune e frequente negli allevamenti. Le cause possono essere di errore nella gestione delle uova, di natura biologica (batteri e/o virus), alimentari, genetiche o a distocie da malposizionamento.

 U

O

V

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MORTALITA'

EMBRIONALE

 

 

 

 

 

E N T R O   

 

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5

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G I O R N I

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E N T R O

 

12

G I O R N O

S C H  I U S A

 

 

 

SINTOMO / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N T A G I O S A

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

 

 

 

Riduzione del numero delle uova deposte

Confronto con numero uova deposte nell'anno  precedente dallo stesso soggetto

ENDO - PARASSITARIE

Acariosi

Acari

C O N T A G I O S A

Contatto o vicinanza

Da 3 settimane ad alcuni mesi.

Trattamento specifico antiparassitario su attrezzatura ambiente e volatili

 

 

 

 

 

 

 

 

Uova senza guscio

Analisi specifiche

BATTERICA

Colibacillosi

Escheria Coli

C O N T A G I O S A

Diretta, via orale-fecale e verticale (anche transovarica) o indiretta. Quando si verifica una turba digestiva o il canarino soffre per altre cause, l'Escherichia Coli aumenta numericamente nell’intestino e diviene patogena. Il microrganismo è stato rinvenuto frequentemente anche in miscele di semi e pastoni.

Da uno a più giorni.

Accurata igiene e periodiche disinfezioni

Importante l'esecuzione di antibiogramma per l’elevata resistenza dell'Escherichia Coli a numerosi antibiotici. Efficaci: l'Ofloxacina, Ciprofloxacina (250 mg. x litro d’acqua x 4 giorni), Baytril 2,5%, Zoomicina 30 ml per litro di acqua da bere e Spiramicina. Furazolidone 2% + Ossitetraciclina 2%  in misura di 10 gr per litro di acqua da bere.

 

 

 

 

 

 

 

 

Uova senza guscio

 

METABOLICA

Uova con guscio molle

Calcio insufficiente

 

 

 

Mettere a disposizione osso di seppia e sali minerali fornire ampio ventaglio di alimentazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ritenzione dell'uovo

Ventre della canarina gonfio

Problemi di ovo - deposizione

1) Cloacite

 

 

 

1) Infiammazione della cloaca.

Ungere la cloaca con olio tiepido e, evitare sbalzi di temperatura.

2) Immaturità

 

 

 

2) Canarina troppo giovane messa in cova.

3) Freddo

 

 

 

3) Giornata fredda che succede a giornate calde, Mantenere un ambiente di cova a temperature adeguate

4) ipocalcemia post partum

 

4) Il calcio è l'elemento fondamentale per la contrazione muscolare; si esaurisce anche perchè richiesto nell'utero per la formazione del guscio; può capitare che il volatile in deficienza di calcio, non abbia la forza per espellere l'uovo.
  4) Per prevenire   ulteriori problematiche di ritenzione dell'uovo, somministrre una settimana prima della cova e nella giusta posologia il rimedio di cui appresso. 4) Somministrare un complesso a base di calcio carbonato e calcio gluconato insieme a vitamina D3 e possibilmente un polivitaminico per almeno 10 giorni

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A 12 G

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S C H

 

 

 

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

E N T R O

5

G I O R N I

 

 

 

 

 

 

 

Uovo chiaro alla speratura

Speratura

 

Infecondità madre o padre

 

 

 

Aumentare il fotoperiodo al maschio, alimentare la coppia in modo adeguato o in alternativa fornire vitamine

E 5 G

5 E 12

A 12 G

E 12 G

S C H

 

 

 

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

E N T R O

5

G I O R N I

 

 

 

 

 

 

 

Alcune uova chiare alla speratura

Speratura

 

1) Altalene presenti nella gabbia.

 

 

 

1) Togliere eventuali altalene presenti nella gabbia nel periodo delle cove

 

2) Posatoi piccoli o fissati impropriamente.

 

 

 

2) Utilizzare posatoi che permettano alla femmina una presa fissa e ferma.

 

3) Spazio insufficiente tra posatoio e "tetto" della gabbia.

 

 

 

3) Tra il posatoio ed il "tetto" della gabbia deve esistere lo spazio suffciente al'accoppiamento.

 

4)Mancata "tosatura" maschile o femminile.

 

 

 

4) Provvedere al taglio delle piume  intorno alla cloaca salvaguardando il "pennello" che viene utilizzato come trasmettitore degli spematozoi.

 

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5 E 12

A 12 G

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

E N T R O

7

G I O R N I

 

 

 

 

 

 

 

Uovo chiaro alla speratura

Speratura

Uova conservate impropriamente per temperatura o umidità, distacco dell'embrione per improprio spostamento 

Allevatore inesperto

 

 

 

Acquisire in allevamento un igrometro maneggiare con cura le uova

 

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5 E 12

A 12 G

E 12 G

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

T R A

5

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G I O R N I

 

 

 

 

 

 

Uovo con embrione formato

Speratura

1) mancate riserve alimentari dell'uovo per errata preparazione dei riproduttori,

1) alimentazione errata

 

 

 

1) Curare la preparazione dei riproduttori.

 

2) insufficiente umidità,

2) mancato uso di igometro.

 

 

 

2) curare la opportuna umidità ambientale.

 

3) insufficiente aerazione del nido,

3) ambiente non idoneo.

 

 

 

3) curare l'opportuna areazione del nido.

 

4) tare genetiche,

4) consanguineità reiterata.

 

 

 

4) verificare quali siano gli accoppiamenti opportuni.

 

5) patogeni infettivi nelle uova,

5) mancato controllo infezioni.

 

 

 

5) curare la pulizia dell'aviario

 

6) uova non girate e rimesse in cova oltre gli 8 giorni dalla deposizione

6) errata gestione delle uova.

 

 

 

6)

 

E 5 G

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

A L

12

G I O R N O

 

 

 

 

 

Uovo con embrione formato

Speratura

Mortalità embrionale

1) eccesso di umidità,

 

 

 

1) curare la opportuna umidità ambientale.

 

2) paratifo,

 

 

 

2) provvedere alle analisi pre-cove

 

3) insufficienza di vitamina A

 

 

 

3) Curare la preparazione dei riproduttori.

 

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5 E 12

A 12 G

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

E N T R O

12

G I O R N O

 

 

 

 

Genitori con dissenteria (diarrea) di consistenza o colore diverso

Uovo con embrione formato

Mortalità embrionale

 

infezione da

1) salmonellosi,

2) colibacillosi

3) micoplasmosi

 

 

 

Provvedere alle analisi pre-cove

Trattamento antibiotico per la specifica patologia prima degli accoppiamenti.

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5 E 12

A 12 G

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S C H

 

 

 

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

S C H  I U S A

 

 

 

Senza apparente motivo

Uovo con embrione formato

Mortalità embrionale a qualsiasi stadio di crescita.

Acari

C O N T A G I O S A

Contatto o vicinanza

 

Trattamento specifico antiparassitario

E 5 G

5 E 12

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

S C H  I U S A

 

 

 

Senza apparente motivo

Uovo con embrione formato

Mortalità embrionale tra 48 ore dalla schiusa alla teorica schiusa

Mancanza di antiossidanti / sovradosaggio di antiossidanti. Antibiotici o antiparassiti somministrati troppo a ridosso delle deposizioni.

 

 

 

Dosare le vitamine preferendo le naturali alle chimiche di non facile dosaggio, evitare di somministrare antibiotici ed antiparassitari nei 30/60 giorni precedenti le deposizioni.

Somministrare nel periodo pre-cove Antiossidanti come Vitamine A - C - E e carotenoidi. Non sovradosare  vitamine in particolare A ed E. Evitare di somministrare dai 60/30 giorni prima delle cove antiparassitari o antibiotici.

E 5 G

5 E 12

A 12 G

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S C H

 

 

 

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

S C H I U S A 

 

 

 

Pullus con guscio attaccato al corpo

Evidente, il nascituro non riesce a staccarsi dal guscio.

Giallo incollato al guscio. Mancanza e/o insufficiente umidità

 

 

 

Vaporizzare, non bagnare le uova, aumentare il tasso igrometrico del locale

 Dotarsi di igrometro e verificare l'umidità ambientale relativa, predisporre opportuni mezzi per aumentare l'umidità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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MORTALITA'

NEONATALE

 

 ENTRO

 I PRIMI 20

 GIORNI

 

 

 

 

 

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G I O R N I

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

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INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N T A G I O S A

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

E N T R O

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G I O R N I

 

 

Mortalità neonatale senza apparente motivo, ma guardando bene con lento accrescimento.

Il gozzo dei nidacei anche se pieno non è giallastro

ALIMENTAZIONE

Frutta e verdura a disposizione dei genitori.

 

 

 

Non somministrare frutta e verdura in assoluto in presenza di nidacei di età inferiori ai 7 giorni.

meglio iniziarne la somministrazione dopo i 10 giorni.

Essendo la frutta e la verdura assolutamente più gradita del pastoncino da allevamento, i genitori imboccano con tali alimenti e fanno mancare le necessarie proteine per l'accrescimento

 

 

 

 

S C H

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

T R A

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G I O R N I

 

 

Molti volatili si ammalano contemporaneamente e muoiono entro 3 - 5 giorni.

I sintomi sono vaghi; a volte  vi è morte senza segni premonitori Vi è comunque in genere un progressivo dimagrimento e grave dispnea

L'addome aumenta considerevolmente di volume. L'addome ed il fegato presentano piccoli noduli bianchi abbastanza duri.

 

Caratteristici sono i focolai necrotici miliariformi e i granulomi su fegato e milza. La diagnosi certa è l'isolamento della Yersinia attraverso l'esame batteriologico

Trattasi di coccobacillo gram negativo capace di vivere anche al di  fuori del suo ospite.

BATTERICA

Pseudotubercolosi o Yersiniosi

Yersinia pseudotubercolosis

C O N T A G I O S A

Avviene attraverso l'assunzione di alimenti contaminati con feci di uccelli selvatici o roditori

Da pochi giorni a 2-3 settimane

Prevenire il contatto con roditori e uccelli selvatici

Isolare i soggetti con patologia e disifettare l'ambiente e le attrezzature.

Medicinali alternativi:

Tetraciclina e Minociclina. Terramicina in polvere alla dose di 2 gr. x litro d’acqua x 5 giorni

Mycolicine: 12 gocce per 60ml d'acqua o 5ml per litro d'acqua. Durata trattamento 10 giorni.

Minocid Cyanamid: il contenuto di due capsule per litro d'acqua da bere.

Flumisol: in ragione di 20 gocce per un litro d'acqua.

 

 

 

 

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

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INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

E N T R O

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G I O R N I

 

 

È una malattia specifica dei pulcini appena nati e caratterizzata dalla infiammazione del dell'ultima parte riassorbibile del sacco vitellinico, con tumefazione dell'addome

Arrossamento del sacco vitellino dei canarini.

Onfalite

Escherina coli

un prodotto a base di Furazolidone al 2% + Ossitetraciclina al 2%. 10 ml per litro di acqua.

Come terapia gli antibiotici ad ampio spettro maggiormente impiegati sono quelli a base di amoxicillina + acido clavulanico (Augmentin pediatrico 312,5 mg) dose:1 gr in 100 ml di acqua per 7 giorni.

L’amoxicillina da sola viene dosata in ragione di 600 mg/litro d’acqua x 7 giorni (Zimox sospensione al 5%) ml. 10 in gr.250 di pastoncino.

 

 

A seguito di contaminazione fecale del guscio dell'uovo durante la cova con moltiplicazione esovarica di batteri

I piccoli di canarino si infettano poggiando il corpicino sul nido in precedenza contagiato o sporco di feci.

Rapido decorso, con decesso di tutti i nidiacei per setticemia

Occorre cercare di prevenire il malanno con l'accurata pulizia e disinfezione dei nidi, fornendo muovo materiale pulito e conservato in modo igienico e verificando che le uova non abbiano il guscio sporco da feci tra cui possono annidarsi i germi specifici del male, può anche essere colpa di una madre troppo giovane, troppo vecchia o debilitata che non provvede opportunamente alla pulizia del nido.

L'intervento curativo richiede la somministrazione di antibiotici o sulfamidici nell'acqua o nel mangime della sola femmina!.

 

 

 

 

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

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TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

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G I O R N I

 

 

Variano in base all'evoluzione della malattia (setticemia o localizzazione ad alcuni organi): arruffamento delle penne,  Talora morte improvvisa senza sintomi evidenti (colisetticemia) Disidratazione e dimagrimento (enterite colibacillare) Disturbi respiratori, arresto di ovodeposizione o mortalità, diarrea verdastra, sonnolenza, mancanza d'appetito, perdita rapida di peso, vomito.

Principale causa, della mortalità post-natale, tra il quarto ed il decimo giorno.

Isolamento dell'Escherichia Coli batterio presente quale ospite nell'intestino di tutti i volatili con esame batteriologico.

BATTERICA

Colibacillosi 

Escheria Coli

C O N T A G I O S A

Diretta, via orale-fecale e verticale (anche transovarica) o indiretta. Quando si verifica una turba digestiva o il canarino soffre per altre cause, l'Escherichia Coli aumenta numericamente nell’intestino e diviene patogena. Il microrganismo è stato rinvenuto frequentemente anche in miscele di semi e pastoni.

Da uno a più giorni.

Accurata igiene e periodiche disinfezioni

Importante l'esecuzione di antibiogramma per l’elevata resistenza dell'Escherichia Coli a numerosi antibiotici. Efficaci: l'Ofloxacina, Ciprofloxacina (250 mg. x litro d’acqua x 4 giorni), Baytril 2,5%, Zoomicina 30 ml per litro di acqua da bere e Spiramicina. Furazolidone 2% + Ossitetraciclina 2%  in misura di 10 gr per litro di acqua da bere.

 

 

 

 

S C H

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SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

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CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

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TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

T R A

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G I O R N I

 

 

I sintomi principali sono feci liquidi  frammiste a catarro, raramente sanguinolente (al contrario della salmonellosi dove spesso è frammista a sangue), dei nidacei e la madre presenta l'addome bagnato (sudano), addome gonfio, letargia, sete intensa.

Infiammazione dell'intestino.

BATTERICA

Colibacillosi

Enterite da Coli

Malattia del "Sudore”

Escheria Coli

C O N T A G I O S A

Le turbe digestive causate da errori nutrizionali,  (tecnopatie) derivanti da pastoncino o semi avariati o contaminati da microtossine o muffe che a madre tramette ai figli alimentandoli.

L'agente eziologico che contamina abituamente gli alimenti nel caso di alimenti avariati, prolifera in modo esponenziale divenendo patogeno

 

Trovare e rimuovere l'alimento che ha dato origine all’infezione.

Sarebbe utile inoltre sospendere la somministrazione di frutta e verdura (lattuga in particolare)

Eliminare l'eventuale somministrazione nell'acqua da bere di farmaci non sistemici.

Disinfettare i piccoli con un batuffolo di cotone intriso in acqua borica tiepida.

In alternativa:

- Bimixin compresse (neomicina) dose 1 compressa/litro di acqua per 7 giorni.

- Bimixin sciroppo (neomicina) dose:10 ml/litro di acqua per 7 giorni.

- Gentalyn fiale 40 mg (gentamicina) dose 2 ml/litro di acqua per 3 giorni consecutivi.

- Zoomicina N (streptomicina 2,288 g) dose 30 ml/litro di acqua per 5 giorni

 

 

 

 

S C H

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C O N

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INCUBAZIONE

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RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

E N T R O

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G I O R N I

 

 

Punto nero sulla destra della pancia e relativa morte entro il decimo giorno di vita dei nidacei

Il "punto nero" corrisponde generalmente ad un ingrossamento della cistifellea, fenomeno che avviene spesso nel corso di patologie gastroenteriche.

"Punto nero"

"Black Spot"

Ipotesi 1

Discinesie biliari

 

Ipotesi1

La cistifellea rilascia nella digestione  la bile contenuta; il mancato rilascio provoca infiammazione della cistifellea o depositi di bile. Alcune piante possono regolare lo svuotamento biliare. Tutte le piante colagoghe sono efficaci.

 

Ipotesi1

Il dente di leone, aumenta la produzione
della bile e ne facilita l'eliminazione.

L'iperico, (infuso di fiori) facilita il funzionamento della cistifellea

L'ortica stimola la secrezione del succo pancreatico

Ipotesi1

Diminuire la somministrazione di alimenti grassi, mettere  a disposizione vitamine B C ed E, il dente di leone o tarassaco. o altre piante utili che contribuiscono allo svuotamento della cistifellea.

Attenzione usare questa profilassi in mancanza d'altro, non è stata collaudata!

Sembra che il fornire come alimentazione ai pullus il pastoncino al cous cous eviti la presenza della patologia. (La plausibile motivazione, potrebbe derivare dal fatto che la bile non viene prodotta se sono carenti le proteine o se vi è eccesso di carboidrati raffinati

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La cura di Franco Monopoli: "ho risolto il problema somministrando 50 mcg. di tetraciclina (batteriostatico) in 100 ml. di acqua per i primi 4 giorni di vita dei pulcini. Questo evita anche attacchi di batteri"

Ipotesi 2

Colibacilli

altri enterobatteri

 

Ipotesi 2

Nella maggior parte dei casi sono responsabili i colibacilli od altri enterobatteri che possono essere trasmessi dai genitori od essere presenti nel cibo contaminato da feci di altri animali infetti

 

Ipotesi 2

La cistifellea è un sacchetto a forma di pera situata tra i due lobi del fegato e contiene la bile prodotta dal fegato indispensabile per la digestione dei grassi. Quando i cibi che contengono grassi entrano nell'intestino tenue, la cistifellea si svuota del suo contenuto di bile per permetterne la digestione, ed il fegato inizia contemporaneamente a produrre altra bile. La conseguenza è la mancata digestione ed assimilazione dei grassi e delle vitamine liposolubili A, D, E, e K. I grassi non digeriti si combinano con ferro e calcio provovando la mancata assimilazione anche di questi ulteriori componenti provocando feci dure e sitichezza, se questa alimentazione errata prosegue possono verificarsi casi di anemia e penuria di calcio rendendo le ossa fragili e porose. L'infiammazione della cistifellea può essere causata da farmaci, sostanze chimiche o batteri.

Ipotesi 2

Dal momento che diversi batteri sono chiamati in causa, e per il fenomeno frequente della antibiotico resistenza, non è purtroppo possibile consigliare un farmaco di sicura efficacia; ogni caso andrebbe indagato separatamente

Ipotesi 3

Patologie epatiche o gastroenteriche o altri enterobatteri

 

 

 

Ipotesi 3

Trattabile con antibiotici ad ampio spettro o come da indicazioni dell'antibiogramma.

Ipotesi 3

Bimixin (principio attivo neomicina)1/2 compressa addizzionato a 4 cc di Fungilin (principio attivo anfotericina B) il tutto in 1/2 litro di acqua per 7 giorni; l'8 giorno senza Bimixin potrebbe risovere le patologie gastroenteriche.

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

.

 

 

 

 

E N T R O

12

G I  O R N I

 

Nidiacei sul fondo della gabbia ancora vivi.

Evidente, il nascituro non è più nel nido.

Nidaceo caduto dal nido

Può trattarsi di caduta accidentale.

 

 

 

Tagliare opportunamente le unghie ai genitori che potrebbero trascinare per un improvviso spavento i piccoli fuori dal nido. Regolare la profondità del nido, se troppo alto i pullus non riusciranno a defecare fuori, se troppo basso possono essere trascinati fuori dal nido

Per i primi giorni verificate il numero dei nidacei se il conto non torna verificate sul fondo della gabbia. Riscaldarlo, ponendolo tra le mani poste a conca ed alitare nel foro tra i pollici, alimentarlo a mano e riporlo nel nido

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

 

E N T R O

12

G I O R N I

 

Nidiacei sul fondo della gabbia ancora vivi, ma a volte con il cranio perforato.

 

Nidaceo gettato fuori dal nido

Se non trattasi di caduta accidentale la causa è spesso dovuta alla gelosia del maschio, che ha provveduto a svuotare il nido per poter procedere ad un nuovo accoppiamento.

 

 

 

Verificare se il padre ha atteggiamenti di gelosia verso I figli o tenta approcci prematuri.

Togliere il maschio dalla gabbia

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

 

 T R A 10

E 15

G I O R N I

 

Genitori e figli con dissenteria (diarrea) di consistenza o colore diverso

Provvedere alle analisi.

Mortalità neonatale

 

infezione da

1) salmonellosi,

2) micoplasmosi

 

 

 

 

Trattamento antibiotico mirato

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

 

 

E N T R O

25

G I O R N I

Mortalità neonatale a qualsiasi stadio di crescita, senza apparente motivo

Perdita di piume "smangiucchiate"

 

Genitori: Irritazione, prurito, frequente becchettamento del piumaggio e delle gabbie e spulciatura dei nidacei, con deplumazione di alcune penne copritrici in particolare vicino al becco, sul collo e sulle ali.

ENDO - PARASSITARIE

Acariosi deplumante

Syringophilus bipectioratus

acaro delle penne

C O N T A G I O S A

Contatto o vicinanza

Da 3 settimane ad alcuni mesi.

Trattamento specifico antiparassitario su attrezzatura ambiente e volatili

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

DIAGNOSI

INCIDENTE O MALATTIA

CAUSA / EZIOLOGIA AGENTE EZIOLOGICO

C O N

TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

PREVENZIONE / PROFILASSI

RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

 

 

E N T R O

20

G I O R N I

Mortalità neonatale a qualsiasi stadio di crescita, senza apparente motivo

Colpi di tosse, rantoli, respirazione a becco aperto, voler espellere qualcosa tramite il becco.. Morte per asfissia.

Gli acari si possono osservare nei canarini a pelle chiara: dopo aver esteso il collo dell’animale e illuminando la regione tracheale si evidenziano gli acari in forma di puntini neri

ENDO - PARASSITARIE

Acariasi Respiratoria

 

Sternostoma tracheacolum

(acaro della trachea)

C O N T A G I O S A

Via oro - fecale e contatto. Dai genitori ai piccoli durante l'imbeccata

Da 3 settimane ad alcuni mesi.

Trattamento specifico antiparassitario su attrezzatura ambiente e volatili

lvomec (Ivermectina): 2 gocce sulla pelle del collo, appena sotto la nuca, dopo aver sollevato le piume con un leggero soffio. In alternativa 1 goccia di ivomec diluita in rapporto di 1 a 9 con glicole etilico direttamente nel becco. Nel trattamento contro l'acariasi è consigliabile ripetere la somministrazione del farmaco dopo 5-7 giorni.
Tuttavia se i sintomi si presentano continui nell'ambito dell'intera giornata è probabile che sia insorta una patologia dei sacchi aerei che spesso consiste in un'infezione batterica.
Se la patologia è in via di cronicizzazione è consigliabile somministrare un antibiotico ad ampio spettro via aerosol.
Va anche considerato che negli uccelli, mancando il diaframma, diverse patologie che implicano ingrossamento dei visceri addominali (per esempio del fegato, della milza o dell'intestino) si ripercuotono negativamente sulle capacità respiratorie dell'animale che ne è affetto. Essendo l’ivomec oloeoso non è diluibile in acqua, il farmaco galleggierebbe e sarebbe non dosabile. Attenzione per via orale una goccia di ivomec non diluito uccide un canarino

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Emaciazione, intensa anemia, aspetto sclerotico, colorito biancastro,

ll nascituro si presenta molto magro con aspetto scheletrico e/o con scarsa vitalità. I nidacei a volte non riescono ad alzare la testa per ricevere le imbeccate.  I genitori non imbeccano.

Genitori: Irritazione, prurito, frequente becchettamento del piumaggio e delle gabbie e spulciatura dei nidacei, con possibile deplumazione

ENDO - PARASSITARIE

Acariosi

Dermanyssus gallinae

acaro rosso

Ornithonyssus Sylviarum

acaro "nero"

C O N T A G I O S A

Contatto o vicinanza

Da 3 settimane ad alcuni mesi.

Trattamento specifico antiparassitario su attrezzatura ambiente e volatili

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Diarrea acuta, dimagrimento, mancata crescita mortalità.

Esame delle feci con evidenziazione di trofozoiti o delle cisti. Nelle infezioni acute, presenza notevole, ma per infezioni croniche, l'eliminazione del parassita è intermittente ed a bassi livelli. Per l'individuazione può richiedere ripetuti esami delle feci

PROTOZOARIE

Giardasi

Giardia spp,

C O N T A G I O S A

Via oro - fecale. e per ingestione di alimenti e bevande contaminate da cisti.

1 - 3 settimane

Scrupolosa pulizia degli ambienti, delle gabbie e degli accessori, rinnovare l'acqua nei beverini giornalmente.

Il trattamento è a base di ronidazolo o una compressa di flagyl (metronidazolo) per litro d'acqua per 7 giorni.

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Genitori e figli con dissenteria (diarrea) di consistenza o colore diverso

Provvedere alle analisi.

Mortalità neonatale

infezione da

1) salmonellosi,

2) micoplasmosi

 

 

 

 

Trattamento antibiotico mirato

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

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D O P O

7

G I O R N I

E N T R O

20

G I O R N I

Arruffamento del piumaggio ed opacità dello stesso, dimagrimento molto evidente nei novelli, fegato ingrossato, tensione intestinale, astenia, petto a coltello, muscolatura quasi assente,

Ventre rientrato ed infiammato (nero o arrossato)

oppure

Ventre gonfio o tumefatto con vene visibili.

Diarrea biancastra (forma intestinale) o emorragica (coccidiosi ciecale) e morte dopo diverse settimane dai primi sintomi per cronicizzazione

In caso di dimagrimento e diarrea Esame parassitologico delle feci. con raccola di 24 ore, I coccidi depongono uova nelle feci in determinati orari particolarmente tra le 14 e le 18.

La raccolta va eseguita ponendo un foglio di carta argentata in sostituzione della carta sul fondo e ponendo attenzione ad evitare che siano inquinati dalle bucce dei semi che potrebbero contenere altre tipologie di inquinanti.

PROTOZOARIE

Coccidiosi

lsospora canaria o protozoi del genere Eimeria o atoxoplasma.

C O N T A G I O S A

Via oro - fecale.

L'infezione è causata dall'ingestione di alimenti contaminati da feci contenenti oocisti, fa moltiplicare in maniera esponenziale il parassita distruggendo la mucosa intestinale replicandosi e infettando le feci 

7 - 10 giorni

Pulizia giornaliera delle gabbie. Utilizzo di griglie sul fondo.  Porre particolare attenzione ad ogni azione che potrebbe indebolire le difese immunitarie come ad esempio repentini cambi di alimentazione, repentini cambi di temperatura, sovraffollamenti. trasporti, esposizioni, improprio utilizzo di farmaci

Si possono impiegare sulfamidici (sconsigliati per il Diamante di Gould), furanici o tetracicline eseguendo 2 cicli di 3 giorni alternati da 2 giorni di interruzione, Oppure Ambroxol liquido 12% alla dose di 5 ml per litro d’acqua per 5/6 giorni. Baycox 2,50% 4 gocce in beverino da 50 ml due cicli di 2 giorni alternati da 5 giorni di interruzione (7 mg/Kg/die). ESB30% (prodotto reperibile in farmacie estere) 1,5 gr/litro di acqua + 1 fiala di vitamina K (Konakion per 3 giorni per ½ litro di acqua).

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

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D O P O

7

G I O R N I

E N T R O

20

G I O R N I

Progressivo dimagrimento, mortalità elevata in nidiacei al di sopra dei 7-10 giorni di vita

Tumefazione sotto-sternale sinistra guardandola, evidenziata da una macchia cianotica

Individuazione del Macrorhabdus ornithogaster attraverso l'esame microscopica con colorazione del vetrino della mucosa proventricolare (soggetti morti) o delle feci.

Questo fungo è lo stesso organismo in passato conosciuto come "megabatterio" ed ora meglio classificato col suddetto nome.

BATTERICA

Megabatteriosi (Proventricolite batterica)

Macrorhabdus ornithogaster

Megabacterium spp (precedente denominazione)

C O N T A G I O S A

Via orale-fecale

7-10 giorni

Trattamento con Amfotericina B (contenuta nel Fungilin) dei riproduttori 

Amfotericina B (contenuta nel Fungilin) 1-2 gocce direttamente in bocca ai pullus per i primi tre giorni d'età e se accertata la patologia somministrare anche nell'acqua da bere, da 3 giorni dalla schiusa e fino a 12 giorni di età, Ketoconazolo 250 mg./litro di acqua. (Il Fungilin è utilizzatoda molti allevatori in maniera spropositata e potrebbe non essere più sufficiente, il Ketoconazolo è un'altra tipologia di antifungino). Nei sette giorni successivi al trattamento, somministrare vitamina B e fermenti lattici.

 

 

 

 

S C H

E 5 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Il nidaceo presenta estrema debolezza,

 

Cibo insufficiente

1) mancata sostituzione uova

 

 

 

1) Sostituire le uova e metterle in cova contemporaneamente

1) Alimentare a mano, dare a balia ad altra coppia

2) negligenza della nutrice

 

 

 

2) Selezionare femmine adeguate.

2) Provare a farla uscire dal nido mettendo in atto il sistema "insalata fujta"

3) infezione microbiotica.

 

 

 

3) Provvedere ad esami precova

3) trattamento antibiotico prescritto dal veterinario

4) acari

 

 

 

4) Storia infinita

4)

 

 

 

 

S C H

E 5 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Se oltre la deplumazione, anche debolezza, palpebre sierose, paralisi, ritardo nello sviluppo, rachitismo, deformazione arti.

Dimagrimento rapido o progressivo ed inappetenza

Avitaminosi

Deficienza da vitamine A - B - D3 

 

 

 

Insufficienza alimenti freschi

Collocare gli uccelli malati in ambienti salubri e spaziosi, fornire ai volatili una alimentazione ricca di frutta verdure fresche.

In ultima ipotesi trattamenti minerali e polivitaminici, (soprattutto la B)

 

 

 

 

S C H

E 5 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Dissenteria, gozzo con bolle d'aria, ventre tumefatto

Visibile

Intossicazione da alimenti

Cibo avariato

 

 

 

Controllare il cibo fornito, semi germinati, pastoncino troppo umido e non sostituito entro le 4 ore, cibo fermentato per troppi liquidi inseriti.

Igiene dei cibi (conservateli in frigo)

Sostituire il pastoncino umido entro le 4 ore.

Errato trattamento antibiotico alla nutrice.

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Nidaceo con febbre, dissenteria e debolezza

Visita veterinaria o analisi specifica delle feci

VIRALE

Polmonite

Colpo di freddo o eccessiva umidità.

C O N T A G I O S A 

via orale-fecale

2-10 giorni

Posizionare le gabbie in posto salubre

Trattamento antibiotico mirato

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Morte per causa sconosciuta

Presenza di grumi di sangue nel cervello o nei polmoni,

Congestione

Troppo calore o manipolazioni maldestre

 

 

 

Posizionare le gabbie in posto salubre

Manipolare con accortezza i volatili.

nessun rimedio

 

 

 

 

S C H

E 5 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Ritardo dello sviluppo, piumaggio difettoso, sviluppo abnorme della parte inferiore del becco.

Elevata mortalità tra il 2 ed il 3 giorno

VIRALE

Cheratocongiuntivite

Herpesvirus Polyomavirus

C O N T A G I O S A

 

 

 

 

 

 

 

 

S C H

E 5 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Elevata mortalità tra il 2 ed il 3 giorno dalla nascita.

Improvvisa mortalità dei nidacei in buone condizioni e senza segni premonitori.

A volte distensione o dilatazione dell'addome,
Emorragie sottocutanee
Lesioni distrofiche delle penne, sonnolenza, rifiuto dell'alimentazione.

Nel diamante di gould è caratteristica l’eccessiva crescita dell’estremità inferiore del becco.

Esame virologico eseguito da tamponi cloacali o dal sangue, attraverso PCR, o la determinazione del titolo anticorpali.

L'improvvisa mortalità dei nidacei senza segni premonitori è un alto sintomo della patologia

VIRALE

Polyomavirosi

Polyomavirus

C O N T A G I O S A


Via orale-fecale. Nei nidacei il contagio avviene durante l'imbeccata, tramite l'alimento rigurgitato; gli adulti sono relativamente più resistenti e sviluppano una infezione latente.

E' inoltre possibile la trasmissione verticale attraverso l'uovo. Si ritiene che sussistano portatori sani senza alcun sintomo premonitore, I pappagalli sono ritenuti portatori e si credeva fosse una patologia esclusiva dei pappagalli.

7-10 giorni

Massima igiene ed osservare la quarantena per i soggetti introdotti in allevamento.

Non tenere pappagalli nelle vicinanze dei canarini!

Non esiste terapia al momento conosciuta (2008) come per le altre malattie virali. L'impiego di antibiotici può essere utile esclusivamente solo in presenza di una infezione batterica concomitante.

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

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C O N

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RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

 

 

E N T R O

20

G   I  O R N   I

Nidaceo debole, arrossato, con spurgo sieroso o purulento,

 

Infezione da ferita

Probabile infezione microbica.

 

 

 

Mantenere un ambiente salubre.

Disinfettare il locale con prodotti idonei

 

 

 

 

S C H

E 5 G

E 12 G

E 20 G

SINTOMI  / SINTOMATOLOGIA

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TRASMISSIONE / PATOGENESI

INCUBAZIONE

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RIMEDIO / TERAPIA

 

 

 

 

 

 

 

E N T R O

20

G I O R N I

Rapida diffusione.

Dimagrimento e polmonite malattia respiratoria a bassa mortalità.

Provoca stati patologici differenti con interessamento specifico dei diversi organi con diversa incidenza di mortalità.

Ricorso ad esami di laboratorio.

All’autopsia si possono osservare enterite catarrale e modico aumento di volume dei reni, ma spesso non si osservano lesioni.

VIRALE

Paramyxovirosi

Pseudopeste aviare o malattia di Newcastle

Paramyxovirus

gruppo Mesogeni

C O N T A G I O S A

Contatto diretto, Via orale-fecale

2-5 giorni ma trattasi di agente patogeno che resiste nei locali contaminati oltre 8 settimane dopo l'allontanamento degli animali infetti; resiste 30 giorni nelle feci, dove è presente in grandi quantità. Presenta ampia oscillazione di virulenza. La persistenza sussiste sia nel periodo estivo che invernale.

Massima igiene e buona ventilazione.

Mediante vaccinazione (vaccino spento per colombi La Sota) per iniezione sottocutanea.

Non fare ricorso ad alcun antibiotico che peggiorerebbe soltanto la situazione. Fornire ai soggetti colpiti un buon complesso vitaminico e sali minerali.

Non esistono al momento 2008 terapie specifiche.

 

 

 

 

S C H

E 5 G

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E N T R O

20

G I O R N I

Rapida diffusione.

Tremore, paralisi, torcicollo, instabilità e diarrea acquosa.così chiamati perchè provocano rapidamente la morte degli embrioni utilizzati per le ricerche in natura è il responsabile di malattia altamente mortale.

Ricorso ad esami di laboratorio.

All’autopsia si possono osservare enterite catarrale e modico aumento di volume dei reni, ma spesso non si osservano lesioni.

VIRALE

Paramyxovirosi

Pseudopeste aviare o malattia di Newcastle

 Paramyxovirus

gruppo Velogeni

C O N T A G I O S A

Contatto diretto, Via orale-fecale

2-5 giorni ma trattasi di agente patogeno che resiste nei locali contaminati oltre 8 settimane dopo l'allontanamento degli animali infetti; resiste 30 giorni nelle feci, dove è presente in grandi quantità. Presenta ampia oscillazione di virulenza. La persistenza sussiste sia nel periodo estivo che invernale.

Massima igiene e buona ventilazione.

Mediante vaccinazione (vaccino spento per colombi La Sota) per iniezione sottocutanea.

Non fare ricorso ad alcun antibiotico che peggiorerebbe soltanto la situazione. Fornire ai soggetti colpiti un buon complesso vitaminico e sali minerali.

Non esistono al momento 2008 terapie specifiche.

© C.I.C.L. ©  Prima edizione scheda 24/04/2008 - Aggiornamento 15/03/2010

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